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martedì 30 agosto 2011

Libere a InArteDonna - festival del teatro delle donne

21 settembre 2011 - ore 21.30 - Altana e cortile del Castello, Calenzano (FI)

VIDEO:
LIBERE di Cristina Comencini
VACANZA, TREVI, IL GIARDINO DI ECHO PARK di Monica Gazzo
MARCELLE RAGOT di Daniela Trastulli
VIDEAZIONE METABASICA di Bona Baraldi

segue INCONTRO L’immagine, il corpo e l’identità delle donne

MOSTRE:
foto e opere di Laura Albano, Monica Gazzo, Barbara Paveri

PERFORMANCE:
CAMILLE CLAUDEL di Monica Bauco
DONNA di Bona Baraldi


INARTEDONNA AVAMPOSTI CalenzanoTeatroFestival edizione 0II 16-24 settembre 2011

Nel ventesimo anniversario del Teatro delle Donne il festival e il premio di drammaturgia saranno dedicati alle autrici di teatro e al tema dell’immagine e dell’identità delle donne.
Il bisogno a cui vogliamo rispondere è la necessità, ormai indubbia, che c’è nel nostro paese di dar vita ad una cultura diversa per quanto riguarda le donne, di dar voce a quello che le donne pensano, vivono nella realtà, cioè fuori dagli stereotipi proposti dai media e dalla cultura dominante, oggi più che mai connotata dalla prevalenza di un’idea tutta maschile di cosa sono le donne.
Le italiane hanno ottenuto importanti conquiste negli ultimi 35-40 anni ma a queste conquiste a livello legislativo non è corrisposto un reale cambiamento in ambito culturale e sociale. La stessa mancanza di rappresentanza politica ne è la dimostrazione, come lo è la disoccupazione femminile, i minori compensi delle donne, il precariato e la difficoltà di conciliare la maternità con una qualsiasi attività lavorativa. Ma soprattutto lo è la diffusione della violenza contro le donne, che è la seconda causa di morte per le donne italiane.
L’immagine della donna nella pubblicità e nelle trasmissioni TV è scivolata verso un baratro di volgarità, aggressività, cattivo gusto. Dato che la pubblicità in qualche modo rappresenta la realtà se ne può dedurre che a peggiorare sia stata la società. La cultura di massa del nostro paese non si è mai liberata di alcuni pregiudizi e sterotipi sulle donne e sugli uomini che rimandano in maniera impressionante a quelli degli anni cinquanta e sessanta. E si è di fatto radicalizzato un fenomeno, quello della dittatura della bellezza, con conseguenze devastanti sul corpo delle donne e sulle loro menti.
Che il problema sia culturale e che solo in quest’ambito possa essere risolto è più che evidente. Infatti cos’ha reso possibile il dilagare dell’attuale immagine della donna se non la mancanza di una cultura alternativa? Cos’è mancato se non la voce e il punto di vista delle donne?
A questo si può cercare di porre rimedio attraverso l’Arte. Perché gli artisti, da sempre, interpretano e connotano e la loro epoca.
L’obiettivo è quello di iniziare a dar vita ad un’immagine altra della donna proposta dalle stesse donne artiste, che si rendano interpreti della realtà di tutte le donne che vivono, lavorano, studiano nel nostro paese. Per dire basta ad una dittatura mediatica che ha imposto un modello di donna che non ci somiglia.
E’ indubbio che oggi il teatro sia una degli strumenti e dei settori più liberi ed indipendenti per trattare alcune specifiche tematiche. Il Teatro delle Donne da venti anni opera in questo senso con l’ausilio di circa 190 autrici di teatro di cui ha catalogato, presentato e promosso i testi.
Affronteremo nel nostro festival il tema dell’immagine e del corpo delle donne presentando testi di drammaturgia contemporanea ma anche mostre fotografiche e di pittura, video, libri, performance e tutto quello che mette in scena la creatività femminile per mostrare un’immagine della donna dal punto di vista delle donne.
AVAMPOSTI è festival radicato sul territorio che coinvolge i luoghi anche non teatrali di Calenzano (oltre al teatro lo spazio del Castello, dallo splendido giardino all’altana, e l’Oratorio del S.S. Sacramento).
Presenteremo letture sceniche, studi e anteprime di nuove messe in scena affrontando i temi più aspri, come quello della violenza, o i più difficili, come quello della manipolazione dell’immagine e del corpo della donna.
Abbiamo accolto con entusiasmo nuove proposte di autrici che da molti anni collaborano con noi ma abbiamo aperto anche alle più giovani con il premio di drammaturgia AVAMPOSTI D’AUTORE, interamente dedicato alle autrici di teatro, a cui è stato chiesto di scrivere ed inviare testi che trattino il tema dell’identità femminile nel nostro paese. I primi 6-8 testi selezionati dalla giuria verranno presentati in lettura il 17 settembre.

domenica 7 agosto 2011

LIBERE a Cortemilia (Cuneo)



La forza e la grande capacità di "Libere" di CristinaComencini,di provocare la riflessione e favorire il dibattito sono ormai fuori discussione, il pathos e la straordinaria tensione emotiva che,anche nel video, si percepiscono, sono ormai un leitmotiv a cui continuo a non abituarmi, ma vedere Lunetta e Isabella sullo schermo
posizionato all'interno di una bellissima chiesa sconsacrata del cinquecento facente parte di un monastero benedettino è stato comunque particolare!
Continuo ad essere convinta che le potenzialità di questo spettacolo devono
esser sfruttate soprattutto nei piccoli centri, come a Cortemila (Cuneo), dove un evento come la Festa dell'Unità(lì si chiama ancora così!) richiama ancora tantissime persone e favorisce un modo vero e autentico di discutere e dibattere su temi anchelì molto sentiti.
La ricchezza e la vivacità di questi territori è testimoniata da una mostra all'interno della Chiesache ripercorre il lungo percorso di lotta che queste popolazioni della Val Bormida hanno intrapreso negli anni 80 e 90 contro l'ACNA Azienda Coloranti Nazionali e Affini,altamente inquinante e nociva per le persone e i territori circostanti, percorso che è sfociato nella chiusura dell'Azienda alla fine degli anni 90.
Anche lì, neanche a dirlo, le più agguerrite ed organizzate sono state le donne!